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Anzano di Puglia |
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Un po' di storia |
Un'iscrizione lapidea rinvenuta casualmente sul territorio comunale, riporta la denominazione "Anxanum". Il toponimo deriverebbe dunque dal nome di persona latino Antius con l'aggiunta del suffisso prediale -anus che indica appartenenza.
Anzano nacque verso il 260-270 a. C. nei pressi della Città di Evandro, poi ribattezzata come Città di Leandro. Evandro, il re pastore immortalato da Virgilio, testimonia le origini etrusche di questi insediamenti.
Reperti archeologici rinvenuti sul territorio ne attestano la frequentazione fin dall'epoca romana, rendendo così plausibile l'ipotesi secondo cui il borgo sorgesse presso la nota taberna descritta da Orazio nel I secolo a.C. nel suo viaggio da Roma a Brindisi.
Durante l’occupazione romana tale Alano assunse il comando del popolo di Evandro e dei paesi circostanti donde il nome di Anzano.
Nell’alto Medioevo Anzano fu feudo ambito che subì la signoria di diversi baroni. Dopo il Mille ne venne cancellato i1 nome e sostituito con quello di Santa Maria di Olivola, i confini furono estesi sempre più sino ad arrivare all’odierno vallone “le schere”.
Nel gennaio del 1810 divenne comune autonomo e fu annesso alla provincia di Foggia, Anzano tornò in provincia di Avellino nel 1861 acquisendo, due anni più tardi, la denominazione di Anzano degli Irpini. Tuttavia nel 1929 il comune ritornò nuovamente in provincia di Foggia acquisendo, dopo altri due anni, la denominazione definitiva di Anzano di Puglia. Nel 1939 si provvide infine a rettificare il confine provinciale fra Anzano di Puglia e l'allora frazione Scampitella del comune di Trevico.
Gravemente danneggiato dal terremoto dell'Irpinia e del Vulture del 1930, il paese venne riedificato quasi per intero assumendo così un aspetto chiaramente moderno
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Da visitare
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LA TAVERNA DI ORAZIO. Il fondatore di Anzano, il romano Alano, fece costruire presso la via Appia una taberna in una collina situata ad un paio di chilometri dal paese attuale. In questa taberna cenò e dormì Orazio nel 20 a. C. durante il viaggio da Roma a Brindisi, come testimonia il poeta stesso in una satira, notevole esempio di poesia odeporica latina (poesia che ha per argomento il viaggio).
S. MARIA IN SILICE presenta una semplice facciata con portale ogivale sul cui architrave poggiano un pregevole bassorilievo, due monofore ed un occhio. Sul lato destro vi è la torre campanaria che incorpora un orologio.
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Folklore, feste e sagre
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Il lunedì successivo alla Pentecoste - Festa di Santa Maria di Anzano, festa che affonda le sue origine nella leggenda che racconta di due buoi che si rifiutarono di trasportare la statua della Madonna verso il paese di Trevico.
Il 18 di agosto - Festa patronale di San Rocco, caratterizzata dalla processione accompagnata dalla banda ed i giochi di fuochi pirotecnici serali.
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